Paperblog A.R.T.Associazione Paulo Parra Ricerca Terminalità: 2009

mercoledì 30 dicembre 2009

Sta arrivando il 2010… E il nuovo calendario di Padì ART non può mancare!!



Il Calendario Padì A.R.T. 2010, nuovo nella forma, ma sempre ricco di informazioni utili e aggiornate, si pone l’obiettivo di diffondere la cultura delle cure palliative e dell'hospice e di sensibilizzare la popolazione sui cambiamenti climatici. Temi che ci toccano da vicino.

Perché parlare di cure palliative?

Perché a Piacenza, all’inizio del 2010, verrà posta la prima pietra del nuovo hospice: un grande traguardo per la nostra città. Attraverso il calendario dell’Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità, possiamo capire meglio cos’è un hospice e di cosa si tratta quando sentiamo parlare di cure palliative.


E i cambiamenti climatici?

In questo periodo siamo stati raggiunti dalle notizie relative alla Conferenza Mondiale sul Clima di Copenhagen e sulle decisioni prese dagli Stati coinvolti. Il clima ci riguarda da vicino, tutti viviamo sulla nostra pelle gli effetti del clima. E’ necessario essere informati!


Come nelle scorse edizioni sarà Padì ad accompagnare il lettore per tutto il 2010.

Padì è il personaggio del percorso dell'A.R.T., Padì - Parole Discrete, progetto che ha l'obiettivo di affrontare con i bambini e gli adolescenti i delicati temi delle emozioni, del dolore, della sofferenza, della perdita e del senso di solitudine. Padì mira a creare in classe momenti di ascolto e di condivisione, facilitando la nascita di un dialogo tra i membri dell'équipe, gli alunni e l'insegnante. L'educazione alle emozioni e ai sentimenti, a volte poco presente nei percorsi formativi, trova in Padì una realizzazione concreta.

Il Calendario Padì A.R.T. 2010 è ricco di foto delle Regioni polari, degli animali e degli esseri umani che le abitano.

Inoltre fornisce tante informazioni “in pillole” sulle cure palliative e consigli utili da mettere in atto per aiutare a salvaguardare il Nostro Pianeta.

Puoi avere una o più copie del Calendario Padì A.R.T. 2010

con una piccola offerta libera!


Averlo è facile!

Puoi telefonare all’Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità – A.R.T. onlus
allo 0523 917686 oppure al 3384413720

o recarti in uno dei seguenti negozi:

- Er boristeria di Piacenza - corso Garibaldi, 31 - Piacenza - Tel. 393 909 1506 ‎

- Libreria Fahrenheit 451 Di Sonia Galli – via Legnano, 16 – Piacenza – Tel. 0523 335725

Paganini Libera e Figli (parrucchiera donna-uomo) - Via Ghizzoni, 10 – Ponte dell’Olio (PC) - Tel. 0523 877332


Il Calendario Padì A.R.T. 2010

è un'idea simpatica e solidale per i tuoi regali di Buon Anno!


Il Calendario Padì A.R.T. 2010

aiuta l'A.R.T. a continuare

ad aiutare chi ha bisogno



sabato 19 dicembre 2009

Cari amici, vi segnaliamo con piacere questo importante appuntamento:

“The Development of Networks for Cancer Reasearch:
a National Need and a European Challenge"
21 Gennaio 2010
Istituto Superiore di Sanità

Il convegno intende essere un momento di verifica delle attività che sono state lanciate nell'ambito dell'art. 3 (ISS per ACC) del suddetto Programma, alla fine del secondo anno di attività.

Per isriversi:


Segreteria Tecnico Scientifica dell’ISS (Sig.ra Angela Guderzo - angela.guderzo@iss.it - tel. 06-49906551 fax 06-49902753).



Clicca qui per consultare il programma


Per saperne di più:

http://www.alleanzacontroilcancro.it/



domenica 6 dicembre 2009

Ministero della salute: a breve la rinascita

Condividiamo con tutti voi l'importante notizia riguardante il Ministero della salute.

Dall' articolo del Sole 24 ore Sanità:

Domenica 13 dicembre rinascerà ufficialmente il Ministero della Salute. Il nuovo Ministro, sarà comunque un "osservato speciale", con competenze dimezzate e "blindate" dal suo collega di Governo: il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.
Continua a leggere

mercoledì 18 novembre 2009

La danza sostiene l'A.R.T.


Grande successo per la serata di danza organizzata dall'Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità A.R.T. onlus in collaborazione con il Comitato Piacentino Pro Anno Polare Internazionale e il Centro Accademico per la Danza di Piacenza nel quadro del progetto Piacenza Difende i Poli.

Il folto pubblico presente si è lasciato affascinare da due stupende coreografie: Volo di Cinzia Romiti ed Antartica di Elena Repetti

Alcuni momenti di Volo

Una danza emozionante, di grande impatto emotivo che ha trovato la modalità per far riflettere su temi di grande attualità come il global worming.

Immagini tratte da Antartica

Hanno fatto da sfondo alla serata alcune splendide immagini delle regioni polari e le opere del Maestro Getty Bisagni


La serata è stata presentata da Diletta Rusca.



A conclusione dello spettacolo è stato compito di Amanda Castello, fondatrice dell'A.R.T., ringraziare i presenti e il Centro Accademico per la Danza per la splendida serata, dando appuntamento a tutti per il prossimo anno.

La serata è stata l'occasione per promuovere i temi della X Giornata Nazionale Contro la Sofferenza Inutile della Persona Inguaribile. Dal 2001 l'A.R.T. aderisce a questa Giornata Nazionale promossa dalla Federazione Cure Palliative (FCP) della quale è membro. In questa occasione realizza a Piacenza e provincia eventi culturali e scientifici volti a diffondere informazioni e conoscenza su temi come la lotta contro il dolore e la difesa della dignità della fine della vita.

Quest’anno la Federazione, festeggiando il suo decimo anniversario, desidera informare i cittadini che le istanze promosse negli anni attraverso le raccolte firme sono state recepite dal progetto di legge (ddl 1771) sulle cure palliative. Questa legge, per essere davvero efficace, non deve limitarsi alle affermazioni di principio ma necessita ancora di azioni irrinunciabili per la programmazione, l’attuazione e lo sviluppo delle cure palliative.

Per questo è stata promossa una raccolta firme in cui si chiede l'aiuto dei cittadini per sottolineare alcuni punti concreti e domandare al Viceministro Fazio di fare ancora quanto in Suo potere per:

* realizzare la rete delle cure palliative che integri hospice, assistenza domiciliare ed ospedale con standard di qualità su tutto il territorio nazionale;

* formare i medici e gli operatori alla pratica delle cure palliative e riconoscere la loro professionalità;

* sviluppare una ricerca di qualità nell'ambito delle cure palliative e della terapia del dolore.



I volontari dell'A.R.T. promuovono la raccolta firme durante la serata

Per saperne di più leggi l'articolo di Claudia Fellini pubblicato su Libertà

mercoledì 11 novembre 2009

L'estate di San Martino a Piacenza


Una serata magica con Lisa Galli


Lisa Galli, psico-oncologa della Divisione di Ematologia del Policlinico di Modena, è l’autrice del libro “Quando la vita cambia colore” Mondadori.


dr.ssa Lisa Galli


Collabora con l’Associazione Italiana per la lotta contro le Leucemie, linfomi-Mieloma di Modena (AIL-Sezione Luciano Pavarotti)


A Piacenza, presso la Fondazione di Piacenza e Vigevano, si è svolta la presentazione dell’opera. Il Comune di Piacenza era rappresentato dalla dr.ssa Giovanna Palladini, Assessora alla Salute e Solidarietà e l’ASL dalla dr.ssa Elisa Cavazzuti, Coordinatrice Sociale aziendale. La Società Italiana di Cure Palliative patrocina l'iniziativa.


da destra, dr.sse Elisa Cavazzuti e Giovanna Palladini

Ogni anno, in occasione della Giornata Nazionale contro il Dolore inutile della Persona inguaribile, l’A.R.T. organizza diverse manifestazioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, nella linea delle proposte della Federazione Cure Palliative. Quest’anno, l’Associazione, membro della FCP, ha deciso di presentare il libro di Lisa Galli che viaggia sulla stessa onda del libro dell’A.R.T. “Ricordati che devi vivere”, storia dell’accompagnamento di Marilù Barontini.



Per tutto l’anno 2009, l’A.R.T. ha abbinato le sue attività al nome dell’amico e maestro, professor Vittorio Ventafridda, padre delle Cure Palliative Italiane, deceduto il 23 ottobre 2008.


Più che la solita presentazione, la serata è stata un incontro di umanità e di professionalità dove, dalle domande fatte da Amanda Castello, moderatrice della serata e fondatrice dell’A.R.T. all’autrice, è nata una libera conversazione che ha coinvolto poco a poco un pubblico estremamente attento.




Tra i presenti, persone interessate dal tema, ma anche operatori sanitari, medici, infermieri, psicologi e assistenti di base di alcuni Hospice della Provincia di Parma e di Piacenza.


dr. Fabrizio Micheli, medico responsabile della Terapia del Dolore, Ospedale "Guglielmo da Saliceto" di Piacenza


Con delicatezza e rispetto, Lisa Galli ha parlato del “fulmine a cielo sereno” che piomba su una persona e la sua famiglia al momento della diagnosi e disorienta la vita stessa. Ha narrato con dolcezza il difficile quotidiano di un malato e dei suoi cari, spiegando il bisogno di poter ridare un senso alla vita, nonostante la prova che la malattia rappresenta. Ha spiegato com’è possibile aiutare l’ammalato a passare da “persona passiva che subisce” a “persona attiva in grado di capire, elaborare” e forse… anche di vincere.


Tra il pubblico, prima a sinistra, Amalia Barontini sorella di Marilù Barontini


Quando Lisa Galli parla del malato lo definisce un “professionista”.

Chi, in effetti, meglio dell’l’interessato/a ci può riferire quello che vive e sente nel suo corpo e nella sua anima?

Lo psicologo sostiene la persona ammalata e i suoi cari perché la malattia tocca tutti, sconvolge equilibri, rapporti, ruoli… “La malattia, che colpisce nel corpo una sola persona, colpisce nell’anima un’intera famiglia”. E’ quindi necessario ricomporre i pezzi del puzzle.

Siamo tutti parti della “grande rete di pesca”, metafora con la quale Lisa ama definire la rete di cura. Ogni “nodo della rete conta” riprende la psico-oncologa, “i nodi sono collegati e interdipendenti,” sono tutti importanti e “quando uno si affievolisce, bisogna ripararlo”.



Come? Cercando di far emergere dalla persona ammalata risorse che esistono e che forse non sa di possedere.


La resilienza, una parola che viene dal latino resilio, è la facoltà di rimbalzare. E’ la “capacità di risalire ogni volta sulla barca della vita” afferma con forza Lisa Galli. Ognuno di noi la possiede e la può esercitare nella sfera personale e familiare o ambientale. Nella resilienza ci sono sette punti fondamentali chiaramente spiegati nel libro di Lisa Galli: introspezione, indipendenza, interazione, iniziativa, creatività, umorismo, etica. Si può imparare ad attivarli per “rimbalzare”.


dr.ssa Itala Orlando, Responsabile Progetto Hospice Una casa per le cure palliative, Borgonovo Val Tidone (PC)


E se parlassimo di emozioni? Sono il succo della vita. Riconoscerle ed accettarle permette poi di scoprire, grazie ad esse, le risorse che abbiamo.


Ad ogni pagina del libro di Lisa Galli sbocciano emozioni, quelle dei malati, dei familiari, ma anche dei curanti. E per concludere, fluiscono, toccanti ed autentiche, le emozioni di una donna vera, che narra col cuore ferito, ma genuinamente aperto, il proprio vissuto, le paure e le speranze, i momenti di sconforto e di gioia, l’amore per il marito e per la figlia: Nicoletta Mantovani Pavarotti. Una lezione di coraggio ed umiltà.




Un libro importante ed utile da leggere, da divulgare, da offrire, disponibile in tutte le librerie.


Molte le richieste di firma sul libro Quando la vita cambia colore


Chi fosse interessato ad organizzare un incontro con Lisa Galli per presentare il suo libro può contattarla tramite l’A.R.T. ai seguenti recapiti:


artlabagnata@gmail.com

A.R.T.

La Bagnata

29021. Bettola (PC)

0523 917686


Chi desiderasse procurarsi il libro “Ricordati che devi vivere” può richiederlo nello stesso modo.




Leggi l'articolo pubblicato dal quotidiano di Piacenza Libertà l'11 novembre 2009 sulla serata





giovedì 5 novembre 2009

Un libro eccezionale per le persone malate e gli operatori

In attesa di proseguire con le informazioni sul Congresso Nazionale della Società Italiana di Cure Palliative, ci teniamo a segnalarvi l'evento culturale organizzato dall'Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità - A.R.T. in occasione della

X Giornata Nazionale
contro la Sofferenza Inutile della Persona Inguaribile


Estate di San Martino 2009


la presentazione del libro

Quando la vita
cambia colore

Mondadori

di Lisa Galli

Martedì 10 Novembre 2009
ore 18.30


Auditorium Fondazione di Piacenza e Vigevano

Via Sant’Eufemia, 12 - Piacenza


Ingresso gratuito



Il libro
Quando la malattia entra, direttamente o indirettamente, nella nostra vita, tutto attorno a noi sembra cambiare colore: l'amore, il lavoro, l'amicizia, la famiglia... Reagire è difficile, ma si può. Per esempio riuscendo a mettere in atto i meccanismi naturali della cosiddetta "resilienza": la capacità di trasformare un evento critico e destabilizzante in una opportunità per riorganizzare positivamente la propria vita.

L’autrice
Lisa Galli è psico-oncologa presso la divisione di Ematologia del policlinico di Modena e, da anni, aiuta i degenti e i loro familiari ad affrontare gli aspetti psicologici della malattia.

È per la stima e la riconoscenza nei suoi confronti, oltre che per la convinzione dell'efficacia del suo metodo, che la moglie del Maestro Luciano Pavarotti, Nicoletta Mantovani, ha deciso di partecipare a questo libro con la sua personale testimonianza.

L’incontro sarà coordinato dalla dr.ssa Amanda Castello, fondatrice dell’Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità. In linea con i temi trattati sarà dedicato uno spazio a Ricordati che devi vivere, libro testimonianza, a cura dell’A.R.T., sull'accompagnamento di Marilù Barontini, membro dell’Associazione. Un racconto con scritti e fotografie, basato su una metodologia che prevede la scrittura come terapia. Non una biografia, ma una storia di vita.

Leggi l'articolo di Libertà

martedì 27 ottobre 2009

XVI Congresso Nazionale SICP


Ha preso il via da oggi il XVI Congresso Nazionale SICP che avrà come cornice la splendida città di Lecce. All'appuntamento, come ogni anno, è presente una delegazione dell'A.R.T., capitanata da Lucia Tagliaferri, membro del comitato direttivo dell'Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità.

Seguite il nostro blog e, anche da lontano, potrete essere aggiornati sulle ultime novità presentate durante le varie sessioni d'intervento.

Per saperne di più e per leggere il programma completo visitate il sito della
Società Italiana di Cure Palliative

mercoledì 30 settembre 2009

Geneviève Gagos citata nella newsletter di Gary Craig

Geneviève Gagos citée dans la newsletter de Gary Craig

Abbiamo il piacere di condividere una nuova esperienza, che ha già raggiunto eccellenti risultati, proposta da Geneviève Gagos. Può essere utilizzata da chi ha già un minimo di familiarità con l’EFT. Gary Craig, fondatore dell’EFT, ne parla nella sua newsletter.

Nous avons le plaisir de proposer ici une nouvelle expérience et technique utilisée par Geneviève Gagos avec d’excellents résultats. Ceux qui ont déjà acquis une familiarité avec l’EFT peuvent l’utiliser pour eux-mêmes. Gary Craig, fondateur de l’EFT, en parle dans sa newsletter.


Liberati del tuo bagaglio!

Geneviève GAGOS-BALLY, formatrice ed expert EFT Cert I in Francia, racconta la sua esperienza di terapeuta

"Alcune persone sono così chiuse nel loro malessere, che, nonostante provino un forte desiderio di uscirne e costruire un futuro positivo, sprofondano, facendo riferimento costantemente ad eventi che li hanno turbati durante la loro vita.

EFT è una tecnica che può ridare autonomia alle persone che la utilizzano. Quando aiuto una persona con EFT, cerco di spronarla ad abbattere i suoi più grandi problemi (alberi*) e voglio anche permetterle di riprendere in mano la sua vita … il più rapidamente possibile.



Così, quando emergono molti alberi sui quali picchiettare e si ha l'impressione di non arrivare mai alla fine del lavoro, propongo alla persona di “mettere in una borsa” tutte le preoccupazioni, per esortarla ad andare avanti, piuttosto che lasciarla a rimuginare.

Ciascuno di noi, se guarda dentro se stesso, troverà senz’altro qualche evento della sua vita che ancora gli causa problemi emotivi e su cui è utile usare la tecnica del EFT. In questi casi, si può lavorare anche da soli senza l’aiuto di un terapeuta.

Certamente, per applicare questo metodo, devo aver ricevuto le persone almeno due o tre volte in modo che abbiano imparato ad utilizzare correttamente l’EFT. Possono, dunque, da soli picchiettare su questi altri alberi (i loro problemi), se lo desiderano. Occorre solo ridare loro fiducia evidenziando che sono in grado di fare da sè, perché a volte le persone non osano riprendere le redini della propria vita.

* In EFT viene utilizzata la metafora dell’albero e della foresta:
“(…) Considerate ognuna delle vostre emozioni negative, o un evento specifico, come un albero del bosco dell'immagine negativa che avete di voi stessi. Gli alberi potrebbero rappresentare cose del vostro passato come: essere stati respinti, abuso, fallimenti, paure, sensi di colpa, ecc. Potrebbero esserci centinaia di alberi e magari così fitti da sembrare una giungla. (…)” da EFT – Manuale – V edizione di Gary Craig



Pose ton sac !

Geneviève Gagos, formatrice EFT Cert I, thérapeute EFT

"Certaines personnes sont tellement enfermées dans leur mal-être et un mode de fonctionnement, que malgré une forte envie de s’en sortir et de construire leur avenir de manière positive, elles s’enlisent, relatant sans cesse de nouveaux événements les ayant perturbés durant leur vie.

L’EFT est une technique qui peut rendre leur autonomie aux personnes qui l’utilisent, et si je m’efforce de les aider à abattre leurs plus gros arbres, je veux également leur permettre de reprendre leur vie en mains... rapidement.

C’est ainsi que, lorsque surgissent de nombreux arbres à tapoter donnant l’impression de ne jamais avoir terminé le travail,


je leur propose de faire un paquetage de leurs soucis, afin de les tourner vers l’avenir, plutôt que d’entretenir une certaine rumination de leurs problèmes. Il est évident que pour chacun, si on gratte quelque peu leur vie, on trouvera toujours quelque chose à tapoter. Mais ceci, ne demande pas forcément l’aide d’un thérapeute.

Bien sûr, à ce niveau, je les ai vu deux ou trois fois, et ils savent déjà utiliser l’EFT. Ils peuvent donc, eux-mêmes tapoter ces autres arbres, s’ils le souhaitent. Il faut juste, alors, leur mettre en évidence, qu’ils sont capables de le faire, car ils n’osent pas toujours reprendre les rênes de leur vie.

Procedo allora nel seguente modo:
Propongo alla persona di visualizzare i suoi problemi restanti e chiedo loro di raccoglierli in un contenitore (una borsa, un baule, una valigia, ecc.…). Può scegliere quello che vuole. Chiedo una descrizione molto precisa del contenitore scelto e di ciò che c’è dentro. Per esempio, recentemente mi è stata riportata la descrizione seguente: “una borsa pesante in tessuto marrone, chiusa con una fune bianca che porto sulla spalla destra.„

Je procède alors de la manière suivante :
Je leur propose de visualiser leurs problèmes restants et leur demande de les rassembler dans un contenant (un sac, une malle, une valise, etc.). Ils choisissent ce qu’ils veulent.
Je leur demande une description très précise du contenant choisi, et de ce qu’ils mettent à l’intérieur. Ainsi, j’ai pu obtenir récemment la description suivante : “un lourd sac en tissu marron, fermé avec une corde blanche que je porte sur l’épaule droite.”



Lavoriamo con la frase costruita così: “Anche se porto sulla spalla destra questa borsa pesante in tessuto marrone, chiusa con una fune bianca, mi amo e mi accetto completamente„

Nous travaillons alors, avec la phrase construite ainsi :
“Même si je porte sur l’épaule droite ce lourd sac en tissu marron, fermé avec une corde blanche, je m’aime et je m’accepte complètement”

Continuiamo in seguito a visualizzare questa borsa e teniamo conto delle modifiche apportate. In questa modalità, non utilizzo la scala da 0 a 10, poiché le metafore parlano da sole.
In questo caso preciso, siamo passati, dopo il primo giro alla frase:

“Anche se la mia borsa in tessuto marrone, chiusa con una fune bianca, tocca quasi a terra, mi amo e mi accetto completamente„

Nous continuons ensuite à visualiser ce sac, et tenons compte des modifications apportées.
Dans cette démarche, je n’utilise pas l’échelle de 0 à 10, car les métaphores parlent d’elles-mêmes.
Dans ce cas précis, nous avions, après la première ronde :
“Même si mon sac en tissu marron fermé avec une corde lâche et blanche, touche presque parterre, je m’aime et je m’accepte complètement”




Alla fine del secondo giro, il mio paziente l’aveva deposta sulla banchina da dove si preparava a salire a bordo di una barca. Sembrava pronto ad abbandonarla lì.

In questo momento gli ricordo che questa borsa contiene tutte le sue preoccupazioni rimanenti: vi sono dentro anche suo padre, sua madre, sua sorella, suo fratello…
Gli chiedo, allora, ciò che desidera fare di questa borsa. La lascia, lì, sulla banchina?

A la fin de la seconde ronde, mon patient l’avait posé sur le quai où il s’apprêtait à prendre un bateau. Il semblait prêt à l’abandonner, ici.
C’est alors que je lui rappelle que ce sac contient tous ses soucis restants : il y a aussi dedans, son père, sa mère, sa sœur, son frère...
Je lui demande alors, ce qu’il souhaite faire de ce sac. S’il le laisse, là, sur le quai?


La risposta è interessante e si rivela una buona verifica poiché permette realmente di verificare il grado di distacco di una persona.
Alla domanda, il mio paziente ha risposto:

“No, la apro per vedere se non c'è dentro nulla di buono …„

La réponse est intéressante, et il s ‘agit d’un bon test. Elle permet vraiment, de voir le degré de détachement de la personne.
C’est ainsi qu’à cette question, mon patient m’a répondu :
“je l’ouvre pour voir s’il n’y a rien de bon, dedans...”


Avevamo dunque una nuova frase su cui picchiettare:
“Anche se ho bisogno di verificare se all’interno della mia borsa non ci sia nulla di buono, mi amo e mi accetto completamente„.

Decide allora di non lasciarla lì, alla vista di tutti, ma di metterla al riparo in una capanna, perché non si bagni. È ovvio che a questo punto, il mio paziente non è ancora pronto a liberarsi dalle sue preoccupazioni e a continuare la sua strada, poiché se ne prende ancora grande cura.

“Anche se ho bisogno di mettere la mia borsa piena di problemi al riparo perché non si bagni…„

Nous avions donc une nouvelle phrase à tapoter :
“Même si j’ai besoin de regarder dans mon sac s’il n’y a rien de bon dedans, je m’aime et je m’accepte complètement”.
C’est alors qu’il décide de ne pas le laisser là, à la vue de tout le monde, et de le mettre à l’abri dans une cabane, pour ne pas qu’il se mouille. Il est évident qu’à ce niveau, mon patient n’est pas encore prêt à se débarrasser de ses soucis et de continuer sa route, car il en prend encore grand soin.
“Même si j’ai besoin de mettre mon sac de problèmes, à l’abri, pour ne pas qu’il se mouille....”



Alla fine di questo giro, decide di gettarla in mare e di salire sulla barca. Questa persona ha un progetto per il suo futuro che la porterà a salire su una barca molto presto. È interessante notare che la borsa messa al riparo perché non si bagnasse viene, questa volta, gettata in mare senza alcun riguardo.
Gli ricordo di nuovo ciò che contiene questa borsa e che, gettandola in mare, si bagnerà di sicuro.
Ciò non gli crea più alcun problema. Si potrebbe pensare che il lavoro sia terminato poiché non si preoccupa più della sua borsa di problemi.

A la fin de cette ronde, il décide de le jeter à la mer et de monter dans le bateau. Cette personne a un projet d’avenir, qui l’emmènera à prendre un bateau très bientôt. Il est intéressant de noter que le sac à l’abri pour ne pas qu’il se mouille est cette fois, jeté à la mer sans aucune précaution.
Je lui rappelle une nouvelle fois, ce que contient ce sac, et qu’en le jetant à la mer, il va vraiment se mouiller.
Cela ne lui pose plus aucun problème.
On pourrait penser que le travail est maintenant terminé car il ne se soucie plus de son sac de problèmes.


Ma sarebbe come passare accanto al Palazzo delle Possibilità dell’EFT senza entrarci. Sarebbe un vero peccato! Chiedo allora alla persona quanto stima il suo desiderio di partire su questa barca. Il mio paziente mi risponde che il suo desiderio di partire è a 2 su 10.
Lavoriamo allora su:
“Anche se ho soltanto una voglia a 2 di partire su questa barca, mi amo e mi accetto completamente„

Mais ce serait passer à côté du palais des possibilités de l’EFT. Ce serait vraiment dommage! Je demande alors à combien est l’envie de partir sur ce bateau. Mon patient me répond qu’il est à 2 sur 10, pour cette envie de partir.
Nous travaillons alors sur :
“Même si je n’ai qu’une envie à 2 de partir sur ce bateau je m’aime et je m’accepte complètement”



Alla fine del giro, siamo a 5.
Continuiamo:
“Anche se ho soltanto una voglia a 5 di partire su questa barca, mi amo e mi accetto completamente„

Siamo adesso a 8.

Il mio paziente sceglie di proseguire il lavoro da solo. Gli ho raccomandato di non fermarsi a 10 e di provare ad andare fino a 11 o 12 almeno, con suo grande stupore!

Sa anche che potrà lavorare in questo modo ogni volta che sentirà un calo della sua motivazione.
Partendo, sentiva già il vento sul suo viso, provocato dal movimento della barca."


A la fin de la ronde nous sommes à 5.
Nous continuons :
“Même si je n’ai qu’une envie à 5 de partir sur ce bateau, je m’aime et je m’accepte complètement”

Nous voici à 8.
Mon patient a choisi de continuer ce travail lui-même. Je lui ai bien recommandé de ne pas s’arrêter à 10 et d’essayer d’aller à 11 ou 12 au moins,.... à son grand étonnement!
Il sait également qu’il pourra travailler de cette manière, à chaque fois qu’il ressentira une baisse de motivation.
En partant, il sentait déjà, le vent sur son visage, à cause du déplacement du bateau."


Di seguito, riportiamo il testo originale
della newsletter di Gary Craig


De suite, le teste original
de la newsletter de Gary Craig



EFT for EFT (Emotional Freedom Techniques®) Where emotional relief brings physical health

Note: This article assumes you have a working knowledge of EFT. Newcomers can still learn from it but are advised to get our Free EFT Get Started Package or our Affordable DVDs for a more complete understanding. For more, read our EFT Info and Disclaimer Document.

Hi Everyone,
Genevieve Gagos from France introduces some ideas for moving forward in one's life. Her approach involves some global approaches and she has had success with it. I also suggest that you address specific events to collapse the past issues.

Hugs, Gary



By Geneviève Gagos

“Gary,
Some persons are stuck so deep down in their personal swamp that, despite their strong desire to come back up to the surface, they keep adding more elements to their already long list of distressing events.

EFT is a technique that brings its users back to their personal autonomy and if I work at helping them to chop down the biggest trees of their forest, I also wish them to self- manage their own life as soon as possible. So when it appears that there is still one more tree that comes up behind the one just chopped down, I suggest to pack a burden bag and look forward, instead of continuing to re-tell the same old story.

This concerns people involved in a second or third session who are familiar with EFT. So I remind them that if they want to chop down every single tree appearing behind the just-chopped one, they can do it on their own. There is no need of a therapist for this.

This is how I proceed: I invite the person to visualise her remaining problems and pack them up in a container. She must make a short and precise description of the container (a bag, a trunk, a suit-case, etc.) and its contents. The person's choices and words are important here. For example "It's a heavy brown cloth bag, tied up with a white rope, I carry it over my right shoulder." We start with :
Even though I carry a heavy brown cloth bag tied up with a white rope over my right shoulder...
We continue visualising this bag while noting the changes that appear through the rounds of EFT. I don't use the 0-10 scale here since the wording will be largely informative.
Even though my heavy brown-cloth bag drags down...
At the end of the second tapping round, the person ended having dropped this bag on a platform and was about to board a ship. She seemed ready to forget about it. At this point I reminded her about the contents of this bag: her father, mother, sister, brother and my questions were: What about this bag now? Are you leaving it here on this platform?

The answer is interesting and tests the person's remaining attachment to the burden bag. The answer was "I will open it to check if there is anything good in it." The next tapping round was:
Even though I need to check if there is anything good in it...
The person then decided not to abandon the bag there for everyone to see, and to put it under a shelter, to protect it from the rain. It is then obvious that the person is not yet ready to get rid of her trouble and to walk on light-heartedly. We continue with:
Even though I need to secure my bag so that it doesn't get in the rain...
At the end of this round, the person decided to drop the bag into the sea and proceeded to get on board of the ship. This person has a personal project which will perhaps include a boat trip. This bag no longer seems to be worth any attention or care. I reminded her of the contents of the bag and the fact that once dropped in the sea, it will definitely get wet. It is no longer a problem.

One could think that this is the end of the story. But we can open up the next chapter of this person's life, its potentials. To this purpose I then use the scale about her desire to sail off on this ship. The response was 2 on a scale of 0 to 10.The tapping round will be:
Even though my desire to sail off on this ship is only 2...
The desire increases steadily with tapping.
Even though my desire to sail off on this ship is 5...

The desire was at 8 out of 10 and the person decided to continue the EFT rounds on her own up to a 10/10 desire. My suggestion for her to tap beyond and towards...11 or 12 out of 10 surprised her. The sea wind was already blowing on her cheeks! This person is confident that she can proceed this way hereafter, whenever her incentive gets weak.

EFT is definitely a wonderful tool and I remain amazed by its healing grace. Thank you Gary for such a great gift to the benefit of everyone and for taking such good care of it. It bears precious values which definitely must be respected.
Geneviève”


Leggi gli altri post del nostro blog su questo tema:
EFT, una tecnica di guarigione, sbarca a Piacenza


Seminario Emotional Freedom Tecniques