Come il santo Thibault ha potuto collegare una cittadina francese con un comune italiano?
Qualche anno fa uno studioso francese durante le sue ricerche sulla vita di San Teobaldo, trovò che la salma del Santo riposava, fin dalla metà del Mille, nella chiesa di Badia Polesine e scrisse all'allora Arciprete don Dante Bellinato per avere maggiori informazioni e, soprattutto, aver conferma di tale notizia. Ne seguì uno scambio epistolare anche con alcuni cittadini badiesi e da questo primo rapporto piano piano la curiosità per la storia di Badia e il suo patrono crebbe e lo scambio epistolare si andava trasformando in amicizia.
Si venne a conoscere che nella chiesa di Saint Thibault des Vignes si conservava una reliquia di San Teobaldo patrono della città e che la chiesa era intitolata a San Giovanni Battista.
Questi due aspetti storici e religiosi, il Santo patrono e l'intitolazione della chiesa a San Giovanni Battista dei due paesi europei, fecero maturare l'idea, in un gruppo di badiesi, di avvicinare le due città con un gemellaggio.
Badia Polesine, oggi città di 10.927 abitanti, sorge sulla riva destra del fiume Adige e deve il suo nome all'Abbazia della Vangadizza, importante monastero benedettino fondato prima del Mille in località Vangadizza e soppresso nel 1810 durante la dominazione francese. Si trova in provincia di Rovigo, non distante dall’Emilia Romagna, 65 km da Bologna e 35 km da Ferrara.
Per festeggiare il IV anniversario dell’importante accordo di scambio e collaborazione, un cittadino del comune francese, Georges Tambuté, ha proposto un progetto originale ed impegnativo: raggiungere la consorella italiana a piedi, attraversando passi di montagna e pianure.
L’idea sembrava irrealizzabile, ma comunque è stata accettata. Dal 4 al 6 giugno scorso, una folta delegazione di Badia, con numerosi studenti, ha raggiunto la cittadina francese per la partenza della squadra dei marciatori.
Camminando per una media di 55 Km al giorno, i due uomini che la compongono, hanno affrontato acquazzoni, freddo, grandine e, adesso, sole cocente in nome dell’amicizia franco-italiana.
La performance, già di per sé unica, lo è ancora di più se si pensa che uno dei due marciatori, nonché promotore ed organizzatore di questa lunghissima camminata, Georges Tambuté, ha 73 anni. Grande sportivo, ha al suo attivo numerose competizioni nazionali ed internazionali (marce di 24 – 72 ore consecutive).
Il suo compagno d’avventura, ingegnere informatico, Frederic Chabin, 45 anni, è allenatore di atletica.
Il terzo “moschettiere”, già membro della Legione Straniera, Rolf Potke, 69 anni, residente in Belgio, sportivo anche lui, è responsabile del supporto logistico ed autista del camper che serve da campo-base itinerante per gli sportivi.
Il percorso è segnato da nomi famosi come Chablis, Chalons sur Saone, Bourg en Bresse, Chambery, il Moncenisio (2083 m), Modane, Susa, Torino, Pavia, Piacenza, Cremona, Mantova per arrivare, infine, a Badia Polesine.
I marciatori hanno affrontato dislivelli di 450 metri in 10 Km con pendenze anche del 10%.
Un’exploit sportivo, ma anche, come ha riferito Frederic rispondendo alle numerose domande dei membri dell’A.R.T. presso La Bagnata di Bettola (PC), “una difficile sfida individuale che richiede profonda serenità, equilibrio interiore, spirito d’équipe e senso di solidarietà.”
Georges Tambuté sottolinea quanto “questi 1.180 km percorsi a piedi rappresentano un’esperienza umana indimenticabile, che può essere utile ai giovani. Convivere in un camper per quasi un mese, affrontando fatica e momenti di pericolo su strade trafficate, non è un’impresa da poco, ma è un’occasione per conoscere se stesso, scoprire l’altro, accettarsi reciprocamente e crescere insieme nella nostra umanità.”
Rolf aggiunge ridendo “Siamo come i famosi moschettieri, Uno per tutti, tutti per uno! ”.
Dal 1 al 4 luglio, per l’arrivo degli eroici marciatori, sarà presente a Badia Polesine una rappresentanza francese condotta dal Sindaco di Saint Thibault des Vignes, Sinclair Vouriot.
con alcuni membri della Giunta e del personale comunale prima alla partenza dei marciatori
Ma come s’inserisce in questa avventura la sosta nella nostra provincia?
Un filo sottile lega la storia di questo team e l’Associazione A.R.T. che lì ha sede. La Vice Sindaco di Saint Thibault des Vignes, Mireille Verger, infatti, è da anni membro dell’A.R.T.
Il lavoro dell’Associazione piacentina non si ferma ai confini italiani, ma è molto sviluppato anche in Europa, in Francia in particolare.
Nell’occasione della visita dei marciatori, la fondatrice dell’A.R.T., Amanda Castello, ha illustrato i numerosi progetti dell’Associazione di volontariato e ha chiesto loro di farsi ambasciatori presso il comune di Badia Polesine per allacciare rapporti tra il territorio piacentino e quello rovighese.
I tre amici francesi si sono fatti carico della missione, portando con loro importante materiale divulgativo sulle cure palliative, la lotta contro la sofferenza inutile della persona inguaribile, il sostegno alle famiglie e, naturalmente, il progetto Padì - Parole Discrete rivolto alle scuole. Nella stessa occasione, i marciatori hanno voluto diventare membri dell’A.R.T.
Dopo i pic-nic approssimativi fatti durante il loro cammino, gli sportivi hanno particolarmente apprezzato le prelibatezze della cucina piacentina, in particolare i tortelli burro e salvia, la coppa e, naturalmente, da buoni francesi, hanno dato un voto ottimo all’Ortrugo e al Gutturnio delle nostre colline.
lunedì 28 giugno in direzione Cremona,
poi Mantova e, infine, Badia Polesine.
Auguri e Buon Viaggio!