Un nuovo seminario per trattare problemi fisici, emozionali e psicologici
24.25.26.27 Luglio 2009
La Bagnata, Bettola (PC)
Formazione livello I approvato condotto da Geneviève GAGOS-BALLY Seminario italo-francese con traduzione simultanea
Cos'è l'EFT?
L'EFT è un tipo di agopuntura emozionale senza aghi, che utilizza alcuni punti d'entrata o d'uscita dei meridiani facili da individuare. L’EFT è un metodo potente per trattare problemi fisici e psicologici. E’ estremamente efficace per la riduzione dello stress e dell'ansia, può trattare qualsiasi emozione pesante e può essere usato fin dalla più giovane età. È una tecnica naturale, senza medicinali e con risultati rapidi. Non esiste, ovviamente, garanzia assoluta che il metodo funzioni per tutti, ma offre comunque un altissimo livello di successo.
Da dove viene l'EFT?
Più di vent'anni fa, un psicologo americano ha riunito diverse teorie utilizzando i metodi di chinesiologia applicata, come fissare gli occhi su dei movimenti, fare esercizi di respirazione, pronunciare delle affermazioni ed utilizzare dei punti d'agopuntura. Ha sviluppato così un approccio per trattare le emozioni negative, le fobie o i traumi. Ispirandosi a questo metodo, Gary Craig, ingegnere di Stanford, ha sviluppato una procedura semplificata chiamata Emotional Freedom Techniques (EFT). E' molto facile imparare l'EFT e spiegarla ad altri.
Grazie alla sua efficacia, l'interesse per l'EFT e per il settore della Psicologia d'Energia cresce rapidamente dappertutto.
A chi è destinato?
- a tutti coloro interessati al proprio sviluppo e crescita personale; - alle persone che lavorano nella relazione di aiuto; - al personale curante; - ai privati desiderosi di imparare una tecnica al 100% naturale, rapida ed efficace per stare meglio.
Cosa potete trattare con l'EFT?
Tutto quello che vi disturba: - stress, ansia, - mancanza di fiducia in se stessi, timidezza, - credenze malsane, - blocchi, - ricordi traumatici, - lutti, - paure, attacchi di panico, fobie, - dipendenze, abitudini nocive (tabacco, alcool…), - problemi di salute, - insonnia, incubi, - problemi del bambino e dell’adolescente, - problemi alimentari (anoressia, bulimia…), - problemi di sovvrapeso, - dolori vari, ecc.
Le dr. Carl Simonton, cancérologue américain de renommée internationale, vient de mourir aux Etats Unis, le 18 juin.E’ una perdita per tutti, pazienti e curanti, che hanno visto in Carl Simonton un professionista serio e sensibile, deciso e tenace, una guida competente in un terreno travagliato come lo è la malattia tumorale.
Carl Simonton ha saputo ridare speranza, forza e coraggio a molti. Oncologo e radioterapista, pioniere della psico-neuro-immunologia, ha fondato la Simonton Cancer Foundation e fatto nascere centri in tutto il mondo.
Il suo metodo, al quale mi sono formata dopo tre anni di studio, presso il Simonton Cancer Center in Svizzera, si è esteso fino al Giappone. Applicato da medici, psicologi, counselors e altri professionisti, il Metodo Simonton combinato con le terapie convenzionali, ha fatto raddoppiare la speranza di vita di molti malati di cancro.
La base del metodo si fonda sull’identificazione dei pensieri credenze malsani all’origine della malattia tumorale e sulla loro trasformazione in pensieri credenze sani.
Anticonformista, uomo dotato di un grande senso dell’umorismo, me lo ricordo con le sue magliette stravaganti con nobili volti di Indiani d’America, il suo dolce sorriso, due occhi azzurri sprizzanti di ironia e tutte le storielle di vita che Carl raccontava come un esperto narratore.
E’ stato un pioniere, e come tale non sempre capito da chi preferisce i comodi sentieri ben tracciati, ma i risultati del suo operato sono tangibili ed esso va proseguito.
Tutte le ricerche che portano seriamente e responsabilmente il loro contributo alla piramide della salute dell’umanità sono benvenute. L’apporto di Carl Simonton è stato fondamentale nella lotta contro il cancro.
C’est une perte pour tous, patients et soignants, qui ont vu en Carl Simonton un professionnel sérieux et sensible, décidé et tenace, une guide compétente sur un terrain difficile comme celui de la maladie tumorale.
Carl Simonton a su redonner espoir, force et courage à beaucoup. Oncologue et radiothérapeute, pionnier de la psico-neuro-immunologie, ila fondé la Simonton Cancer Foundation et a fait naître des centres Simonton dans le monde entier.
Sa méthode, à laquelle je me suis formée après trois ans d’étude, auprés du Simonton Cancer Center en Suisse, s'est développée jusqu'au Japon. Utilisée par des médecins, des psychologues, des counselors et autres professionnels, la Méthode Simonton combinée avec les thérapies conventionnelles, a fait doubler l'espoir de vie de beaucoup de malades de cancer.
La base de la méthode se fonde sur l'identification des pensées-croyances malsaines à l'origine de la maladie tumorale et sur leur transformation en pensées-croyances saines.
Anticonformiste, homme doué d'un grand sens de l'humour, je me le rappelle habillé de sympathiques t-shirts avec de nobles têtes d'Indiens américains et de bisons. Je me souviens de son doux sourire, de ses yeux bleus pétillants d'ironie et de toutes les petites histoires de vie que Carl narrait comme un vieux conteur.
Il a été un pionnier, et comme tel pas toujours compris de ceux qui préfèrent les commodes sentiers bien tracés. Les résultats de ses travaux sont cependant bien tangibles et ceux-ci doivent être poursuivis.
Toutes les recherches qui portent sérieusement et de façon responsable leur contribution à la pyramide de la santé de l'humanité sont bien venues. L'apport de Carl Simonton a été fondamental dans la bataille contre le cancer.
Ecco il Comunicato del Centro Simonton di Svizzera:
Care amiche, cari amici,
Siamo molto tristi di annunciarvi che Carl Simonton se ne è andato a scoprire una vita nuova giovedì 18 giugno 2009.
Per noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo personalmente, conserveremo il suo ricordo di precursore con un forte e nobile carattere, quello di un uomo di convinzioni e di comunicazione che sapeva toccare ciascuno e dargli il desiderio di vedere “differentemente„ la vita.
Resterà nel nostro cuore e continuerà ad essere presente fra noi attraverso il suo metodo.
Gli siamo molto riconoscenti dei momenti così belli e così intensi che abbiamo passato insieme nel corso degli anni.
Per onorarlo e conservare la sua memoria viva, il nostro centro cercherà di proseguire le sue attività rispettando il più esattamente possibile i suoi insegnamenti così preziosi.
Inge Bergmeister
Voici le communiqué du Centre Simonton de Suisse :
Chers amies et amis de la formation,
Nous sommes très tristes de vous annoncer que Carl Simonton s’en est allé découvrir une vie nouvelle le jeudi 18 juin 2009.
Pour nous qui avons eu le privilège de le côtoyer personnellement, nous garderons de lui le souvenir d’un précurseur au caractère « bien trempé », d’un homme de convictions et de communication sachant toucher chacun et lui donner l’envie de voir « autrement » la vie.
Il restera dans le cœur de nous tous et continuera à être présent parmi nous au travers de sa méthode. Nous lui sommes très reconnaissants des moments si beaux et si intenses que nous avons passés avec lui au fil des années.
Afin de l’honorer et de garder sa mémoire vivante, notre centre s’efforcera de poursuivre ses activités en respectant le plus fidèlement possible ses enseignements si précieux.
Manuela Cassola e Paola Chiappini, infermieri professionali del Reparto di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale "Gulielmo Da Saliceto" di Piacenza
Il Maestro Getty Bisagni, pittore, e la gentile consorte Minouche
Anna Barontini e la nipote Agata
Amanda ed Amalia
Un momento del buffet
Dall'articolo di Libertà di Ilaria Molinari di Venerdì 12 Giugno 2009
"Un libro per raccontare il coraggio e un’altro modo di vivere la morte, la separazione da chi ci è caro. “Ricordati che devi vivere! La meravigliosa storia dell’accompagnamento di una donna speciale: Marilù Barontini”. Ieri di Marilù, c’era la sorella Amalia, ma anche gli amici e i volontari di Art (Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità), che con lei hanno prima un percorso di volontariato e poi l’esperienza in prima persona. La sua è la storia di una volontaria e di una donna colpita da un tumore che non le ha lasciato scampo ma che non ha scalfito il suo fascino, la gioia di vivere e la voglia di comunicare. Tutto è stato documentato e raccolto in un libro (non è in vendita nelle librerie ma su richiesta dell’associazione). Ieri il libro è stato presentato alla Volta del Vescovo. «Si tratta di un lavoro che testimonia che è possibile dare un senso all’esperienza del distacco e della morte e che è possibile per la famiglia e la persona stessa trovare conforto», ha spiegato Amanda Castello, referente di Art. Il libro su Marilù raccoglie anche numerosi suoi scritti. «Durante la malattia ha scoperto la narrazione come terapia», ha spiegato Castello. Oltre alle testimonianze degli amici e dei familiari. «Marilù aveva una grandissima capacità comunicativa e il libro che è sortito dalla sua esperienza umana rappresenta un modello utile per tutti gli operatori del settore dell’accompagnamento», ha aggiunto. La speranza è che il libro possa raggiungere il più alto numero di interessati possibile. «Ci piacerebbe trovare uno sponsor che permettesse al libro di raggiungere tutti gli hospice d’Italia», ha concluso. «Marilù non nascondeva la sua malattia e avrebbe voluto che il suo libro arrivasse a tutte le persone che potrebbero averne bisogno», ha continuato Amalia Barontini. Alla stesura del libro hanno collaborato anche Lucia Tagliaferri e Chiara Marenghi."
Ogni vita è un percorso ad ostacoli e per oltrepassarli c'è bisogno di persone intorno che abbiano fiducia in noi e ci sostengano. Queste sono le storie che l'A.R.T. vuole raccontare e raccogliere con la collana “I Sentieri della Vita”, per dare speranza a chi vive situazioni simili e ai famigliari delle persone ammalate. Infondo, non siamo soli… la storia di Marilù ne è la prova.
Il libro Ricordati che devi vivere Ricordati che devi vivere è il primo libro della collana I Sentieri della Vita ideata dall’Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità – A.R.T. onlus. La collana nasce con l’obiettivo di raccogliere percorsi di vita di chi affronta la dura prova di una malattia inguaribile.
Il libro Ricordati che devi vivere è la testimonianza della straordinaria storia di Marilù Barontini, membro dell’A.R.T., allo stesso tempo, un “manuale” di accompagnamento e di elaborazione del lutto svolto dall’Associazione.
Ricordati che devi vivere è una storia di vita che rende omaggio ad una donna splendida ricordata con affetto e tenerezza da chi ha avuto la fortuna di incontrarla sulla propria strada. E’ una raccolta di ciò che Marilù scriveva, ma non solo... Un racconto sull'accompagnamento suo e della sua famiglia con scritti e fotografie, basato su una metodologia che prevede la scrittura come terapia. La scrittura è una possibilità, per chi sta morendo, di raccontarsi in profondità, di parlare della malattia dandole concretezza, definendola con le proprie parole, un'occasione per ridare un valore alla vita e lasciare qualcosa di sé, di sincero ed intimo.
Quanto narrato nel libro è stato realmente vissuto dai protagonisti. Marilù, in prima persona, suo marito Pietro, le sue sorelle Anna ed Amalia, alcuni altri membri della famiglia e i numerosi amici che l’hanno incontrata durante la sua battaglia per la vita: terapeuti, medici, infermieri, sacerdoti, studenti... e, naturalmente, i volontari dell’A.R.T.
Come nasce il libro Dopo la morte di Marilù, alcuni membri dell' A.R.T. hanno lavorato con i suoi famigliari ed amici per più di due anni, raccogliendo materiale, impressioni, testimonianze, ricordi al fine di costruire insieme a loro il libro. Per le persone coinvolte dall'équipe A.R.T. il libro è divenuto uno strumento che aiuta a ricordare e a dare un senso alla perdita; una tappa importante nel processo di elaborazione del lutto.
Un grande impegno è stato impiegato nella redazione, ricerca iconografica e coordinamento editoriale dall’équipe A.R.T. guidata dalla dr.ssa Amanda Castello, autrice del file rouge che guida il lettore attraverso la storia, coadiuvata da Chiara Marenghi e Lucia Tagliaferri.
Dopo questi due anni di intenso e appassionato lavoro, è stato pubblicato in auto edizione nel febbraio scorso Ricordati che devi vivere. E’ realizzato in formato 21X21, stampato su carta patinata, composto da 286 pagine a colori e contiene 165 tra fotografie ed immagini.
E’ possibile ordinare una copia del libro contattando l’A.R.T. o direttamente in occasione della presentazione ufficiale. La presentazione ufficiale Il libro Ricordati che devi vivere sarà presentato Giovedì 11 giugno 2009 alle ore 17.00 presso la Volta del Vescovo a Piacenza.
Interverranno i membri dell’A.R.T. che si sono occupati della redazione del volume e i famigliari di Marilù Barontini.
Stefania Gennari, artista piacentina della Quarta Parete, leggerà alcuni brani di Ricordati che devi vivere.
Sabato 6 e Domenica 7 Giugno 2009 La Bagnata, Bettola (PC)
Gli enti organizzatori hanno deciso di mantenere la quota di partecipazione a 150 euro anche per chi si iscrive oltre il termine prestabilito (30 maggio 2009).
Importante: per i giovani al di sotto dei 25 anni la quota è di 75 euro.
Trovate tutti i dettagli nel post di seguito.
Non perdete l'occasione per incontrare una tradizione culturale e spirituale che ha così tanto da insegnarci!
L'Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità è un'associazione di volontariato fondata nel 1997 da Amanda Castello. Da più di 10 anni si occupa di formare, sensibilizzare ed informare la popolazione sulle tematiche dell'hospice e delle cure palliative. L'A.R.T. è membro della FCP Federazione Cure Palliative, che raggruppa 60 organizzazioni no profit impegnate nella difesa dei diritti del malato inguaribile.