La dr.ssa Lucia Tagliaferri, responsabile dell'équipe Padì - Parole Discrete
Dall'articolo di Libertà di Ilaria Molinari di Venerdì 12 Giugno 2009
"Un libro per raccontare il coraggio e un’altro modo di vivere la morte, la separazione da chi ci è caro. “Ricordati che devi vivere! La meravigliosa storia dell’accompagnamento di una donna speciale: Marilù Barontini”. Ieri di Marilù, c’era la sorella Amalia, ma anche gli amici e i volontari di Art (Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità), che con lei hanno prima un percorso di volontariato e poi l’esperienza in prima persona. La sua è la storia di una volontaria e di una donna colpita da un tumore che non le ha lasciato scampo ma che non ha scalfito il suo fascino, la gioia di vivere e la voglia di comunicare. Tutto è stato documentato e raccolto in un libro (non è in vendita nelle librerie ma su richiesta dell’associazione). Ieri il libro è stato presentato alla Volta del Vescovo. «Si tratta di un lavoro che testimonia che è possibile dare un senso all’esperienza del distacco e della morte e che è possibile per la famiglia e la persona stessa trovare conforto», ha spiegato Amanda Castello, referente di Art.
Il libro su Marilù raccoglie anche numerosi suoi scritti. «Durante la malattia ha scoperto la narrazione come terapia», ha spiegato Castello. Oltre alle testimonianze degli amici e dei familiari. «Marilù aveva una grandissima capacità comunicativa e il libro che è sortito dalla sua esperienza umana rappresenta un modello utile per tutti gli operatori del settore dell’accompagnamento», ha aggiunto. La speranza è che il libro possa raggiungere il più alto numero di interessati possibile.
«Ci piacerebbe trovare uno sponsor che permettesse al libro di raggiungere tutti gli
hospice d’Italia», ha concluso. «Marilù non nascondeva la sua malattia e avrebbe voluto che il suo libro arrivasse a tutte le persone che potrebbero averne bisogno», ha continuato Amalia Barontini. Alla stesura del libro hanno collaborato anche Lucia Tagliaferri e Chiara Marenghi."
Ilaria Molinari
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